AUDIO:

Il libro “Il Mondo al Contrario” di Roberto Vannacci include i seguenti capitoli:
  • Capitolo I: Il Buonsenso
  • Capitolo II: L’ambientalismo
  • Capitolo III: L’energia
  • Capitolo IV: La società multiculturale e multietnica
  • Capitolo V: La sicurezza e la legittima difesa
  • Capitolo VI: La casa
  • Capitolo VII: La famiglia
  • Capitolo VIII: La Patria
  • Capitolo IX: Il pianeta lgbtq+++
  • Capitolo X: Le tasse
  • Capitolo XI: La nuova città
  • Capitolo XII: L’animalismo

 

Briefing Dettagliato: “Il Mondo al Contrario” di Roberto Vannacci

Autore: Roberto Vannacci Data di pubblicazione (Copyright): 2023

Introduzione e Visione Generale: Il libro “Il Mondo al Contrario” di Roberto Vannacci si presenta come un’analisi critica e polemica di ciò che l’autore percepisce come una distorsione dei valori tradizionali, del buonsenso e della realtà nella società moderna occidentale. Attraverso la sua esperienza personale, maturata in “luoghi lontani ed abbandonati e in circostanze dove i millisecondi per prendere decisioni, spesso drastiche, fanno la differenza”, Vannacci intende offrire una prospettiva “reale” sul mondo, contrapposta a quella che egli definisce una “narrazione dominante” o “il lavaggio del cervello a cui siamo sottoposti giornalmente”. Il testo è intriso di un forte senso di patriottismo e di difesa di una cultura e identità italiana considerate minacciate.

Temi Principali e Idee Chiave:

Attacco al Relativismo e alla Soggettività Eccessiva (“Il Buonsenso”):

  • Critica al “Cogito ergo sum” cartesiano: L’autore sostiene che l’eccessiva enfasi sulle percezioni e sui pensieri individuali, derivata dal pensiero cartesiano, abbia portato a un relativismo distruttivo. Questo relativismo, secondo Vannacci, mette in discussione anche “quello che dovrebbe essere ormai palesemente considerato come acquisito”.
  • Esempi di relativismo: Vannacci cita teorie negazioniste (terra piatta, allunaggio inscenato, vaccini con microchip, virus Covid inesistente) e, più significativamente, la negazione delle differenze biologiche e di genere. Afferma: “non conta se sono un uomo barbuto, muscoloso e dalla pelle olivastra, ma se mi percepisco come una donna bionda, esile e bisognosa di protezione tutti mi devono raffigurare in tale maniera ed, in primis, i miei documenti d’identità!”.
  • Impatto sulla giustizia: Il relativismo si estende alla giustizia, dove chi occupa abusivamente diventa “portatore di diritto” e la disubbidienza civile (es. imbrattamento opere d’arte) viene difesa a discapito delle libertà altrui.

Critica all’Ambientalismo Ideologico e al “Terrore Climatico”:

  • Ambientalismo “pragmatico” vs. “integralista”: Vannacci distingue un ambientalismo “vero” che studia il rapporto tra umanità e ambiente per il benessere umano, da una visione “integralista” che “predicano forme di vita ascetiche e bacchettate” e “tanto anelerebbero…al ritorno al buon selvaggio”.
  • Evoluzione e progresso umano: L’autore sostiene che il genere umano deve continuare a evolversi e a progredire “sfruttando al massimo tutte le risorse a disposizione” e “adattarsi…all’evoluzione di un pianeta che negli ultimi 50.000 anni integra nelle sue trasformazioni i cambiamenti causati dall’azione antropica”. Il cambiamento climatico è visto come un fenomeno naturale e storico, accelerato dall’uomo negli ultimi 200 anni, ma non una minaccia apocalittica che giustifichi la regressione.
  • Conseguenze economiche delle politiche “green”: Le politiche ambientaliste dell’UE sono criticate per aver trasformato l’Europa “da produttore netto a consumatore netto di beni”, distruggendo la capacità produttiva e portando all’acquisto da paesi con standard ambientali inferiori, causando un “incremento globale di emissioni” e un “impoverimento dell’Europa”.
  • Nucleare e OGM: Vannacci difende il nucleare come “la forma di energia più sicura ed affidabile al mondo” e sostiene la necessità di OGM per garantire raccolti resistenti a nuove condizioni climatiche, criticando i “NO” ideologici che ostacolano il progresso e l’autonomia energetica (es. gasdotto TAP, trivelle nell’Adriatico).
  • “Paura della morte” e “eco-ansia”: L’autore accusa le organizzazioni ambientaliste di usare il “terrore” e “prospettive apocalittiche” per fini economici (richiesta di donazioni) e per imporre uno stile di vita “ascetico e al contempo carissimo e dispendioso”. L’eco-ansia giovanile è ridicolizzata e contrapposta a problemi reali come violenza urbana o rischi geologici.

Difesa della Sicurezza, della Proprietà Privata e del Merito:

  • Contrasto al “Mondo al Contrario” nella giustizia: Vannacci critica un sistema giudiziario che “difende gli scippatori”, “vuole impedire al cittadino di intervenire con i mezzi che ha a disposizione” e attribuisce importanza “bagatellare” al furto, citando l’esempio di San Francisco come “epicentro di un esodo” a causa dell’impunità dei taccheggi.
  • Legittima difesa: L’autore sostiene una visione estesa della legittima difesa, affermando che la reazione della vittima dovrebbe essere sempre considerata legittima, dato il vantaggio dell’aggressore. Lamenta che il monopolio statale della forza fallisce quando il criminale è già in casa propria. “È l’aggredito la vittima non l’aggressore.”
  • Occupazioni abusive: Il testo denuncia il sistema che tutela gli occupanti abusivi a scapito dei legittimi proprietari, facilitando la criminalità organizzata (il “racket delle case occupate”) e creando un “sentimento d’ingiustizia”. Critica la concessione della residenza agli abusivi da parte di amministrazioni locali.
  • Il merito e la responsabilità individuale: Si critica la tendenza a considerare la povertà esclusivamente come frutto di una “società ingiusta”, promuovendo invece un approccio che valorizza il “merito, valore e competenza” del singolo nell’affrontare il proprio destino.

La Famiglia Tradizionale e la Critica all’Ideologia LGBTQ+:

  • La “famiglia naturale”: Vannacci difende la “famiglia tradizionale” (madre casalinga e padre lavoratore) come modello “vincente” selezionato dalla Natura, paragonando la sua validità al concetto di “orbitale” in fisica.
  • “Diritto alla genitorialità” e biologia: L’autore nega l’esistenza di un “diritto alla genitorialità”, affermando che la procreazione è un “privilegio riservato ai pochi che…danno dimostrazione di quelle caratteristiche irrinunciabili a fare progredire la specie.” Critica l’idea che l’amore sia l’unico criterio sufficiente per la genitorialità, sottolineando la necessità biologica di un padre e una madre per lo sviluppo del figlio.
  • Critica all’ideologia di genere e al “Pianeta LGBTQ+++”:Fluidità dei sessi e “normalità”: Vannacci attacca la ricerca della “normalità” da parte della comunità LGBTQ+, che egli descrive come un tentativo di “falsarne la prima caratteristica costituita dai numeri”. Rifiuta l’idea che “tutto è da considerarsi ‘normale'”, in quanto la normalità si basa sulla “consuetudine e sull’ordinarietà”.
  • Linguaggio “arcobaleno” (schwa, asterischi): Definisce lo schwa e gli asterischi come un “aborto di pseudo-linguaggio”, “inguardabile e illeggibile”, che “deturpa la mia lingua natale” e ghettizza le maggioranze con il pretesto dell’inclusione.
  • Fiabe e modelli educativi: Critica la riscrittura di fiabe e storielle per ragazzi in chiave “inclusiva”, considerandola un tentativo di “castrare il linguaggio” e di modificare la società partendo dall’infanzia.
  • “Carriera alias”: L’implementazione della “carriera alias” nelle scuole è vista come “grottesca e inutile”, in quanto asseconda desideri personali senza supporto medico/psicologico e diseduca gli studenti, legittimando la “decostruzione sessuale” e la percezione di poter “scegliere il proprio sesso come si sceglie un paio di pantaloni”.
  • Disforia di genere: Viene descritta come una “condizione medica con sintomi psichiatrici”, che crea disagio e non dovrebbe essere “incentivata”.
  • Discriminazione e leggi sull’odio: Vannacci si oppone a leggi che creano “categorie protette” (come la legge Mancino o il DDL Zan) e che discriminano la gravità dei reati sulla base delle caratteristiche sociali o sessuali delle persone. Sostiene che le idee, anche se estreme, si combattono con le argomentazioni, non nei tribunali, e che l’offesa dovrebbe essere punita in egual misura indipendentemente dall’oggetto.

Il Concetto di Patria e Identità Nazionale:

  • La Patria come “terra, tradizione, memoria, senso di appartenenza”: L’autore esalta la Patria come un concetto profondo e insostituibile, legato alla “cultura, civiltà, terra, etnia, tradizioni e specifici valori”. Vede la Patria come tre entità interconnesse: la terra d’origine, la comunità di individui eccezionali che mirano all’eccellenza (es. il 9° reggimento incursori “Col Moschin”, “All’Antico Vinaio”) e i valori comuni e condivisi che fondano gli Stati sovrani nazionali.
  • Critica alla globalizzazione e al multiculturalismo: La Patria è “scomoda” per idee come “multiculturalismo, globalizzazione, perdita di sovranità e internazionalismo”. Vannacci rifiuta di essere un “cittadino del mondo” e la sostituzione dell’Italia con entità sovranazionali come l’Europa.
  • Svalorizzazione del termine “Patria”: L’autore lamenta che i termini “Patria” e “Nazione” siano diventati “desueti, quasi impropri”, sostituiti da “paese, Italia o Stato” per comodità di chi vuole “distruggere ed al capovolgimento del concetto di Nazione”. Critica l’eliminazione della dicitura “patriota” dalla toponomastica, paragonandola alla distruzione storica dell’ISIS.
  • Cittadinanza e requisiti: Vannacci critica la svalutazione della cittadinanza italiana, sostenendo che non si dovrebbero abbassare i criteri per ottenerla (es. ius soli, ius culturae) e che dovrebbe essere richiesta una verifica delle conoscenze linguistiche, storiche e costituzionali. La cittadinanza non è un “diritto” automatico basato sulla presenza lavorativa o sul contributo fiscale.
  • Integrazione e rispetto culturale: “Lo straniero che non si integra nel tessuto della terra che lo accoglie non è più un immigrato ma diventa un invasore.” L’autore sottolinea che, se da un lato si devono rispettare le culture altrui quando si è ospiti, dall’altro, nel proprio paese, lo straniero deve adeguarsi alla cultura ospitante.

Critica al Sistema Fiscale e alla Redistribuzione della Ricchezza:

  • Tassazione sul lusso: L’autore dimostra, tramite esempi di “supertasse” (superbollo, tasse su imbarcazioni) in Italia e Francia, che esse sono state “controproducenti”, causando “fuga di capitali” e “crolli dell’indotto”, e quindi un gettito inferiore al previsto.
  • Tassa di successione: Si critica l’idea di aumentare la tassa di successione, definendola una “quinta tassazione” sullo stesso capitale, minando il “lascito di quanti ci hanno preceduto”.
  • Stato come creatore di opportunità vs. redistributore: Vannacci sostiene che uno Stato che si limita a “ridistribuire ricchezze pone un freno allo sviluppo”, mentre uno Stato che “crea opportunità, combatte l’illegalità e la delinquenza, garantisce rapidamente la giustizia e lo stato di diritto, favorisce la libera impresa, incentiva i meritevoli, sprona i volenterosi e rimarca le differenze tra chi si impegna e chi tende a vivere del lavoro altrui, pone solide basi per uno sviluppo meritocratico della collettività e per il progresso del benessere e della prosperità complessiva”.

Urbanistica e Gestione dei Rifiuti (“La Nuova Città”):

  • Zone a Traffico Limitato (ZTL): Critica l’implementazione di estese ZTL nelle città (es. Roma) senza un’adeguata rete di trasporto pubblico efficiente. Questo penalizzerebbe le “famiglie di ceto medio-basso” che dipendono da veicoli più vecchi.
  • Gestione dei rifiuti: Critica la raccolta “porta a porta” come inefficiente, costosa e scomoda per i cittadini, nonostante l’aumento delle tasse sui rifiuti. Sostiene che gli “ecovalorizzatori” (inceneritori) sono la soluzione più efficace.

Conclusione Implicita: L’autore chiude il libro con un appello a “raddrizzarlo, questo mondo sottosopra, fissandolo bene con zeppe, tiranti e picchetti affinché sia molto più tenace e resistente a contrastare i continui tentativi delle minoranze che lo preferiscono a testa in giù.” Questo suggerisce una forte convinzione che la società sia stata sviata da minoranze che promuovono ideologie dannose e che sia necessario un ritorno a valori e principi tradizionali, basati su ciò che egli considera “buonsenso”, “realtà” e “normalità”. Il libro è un chiaro manifesto di una visione conservatrice e identitaria.

Compra subito:

www.VitaMille.net

Scopri Bio Basic Plus: la tua difesa naturale contro stress, tossine e agenti esterni!

Se ti senti stanco, vulnerabile ai malanni stagionali o vuoi proteggerti dai danni della proteina spike, Bio Basic Plus è la soluzione ideale. Questo potente integratore naturale detossina l’organismo, rinforza il sistema immunitario e ti aiuta a ritrovare energia e vitalità.

Efficace contro le influenze stagionali, migliora la digestione e contrasta l’accumulo di tossine, proteggendo il tuo corpo giorno dopo giorno.

Non aspettare! Scegli Bio Basic Plus e vivi al massimo, ogni giorno, in salute e benessere. Proteggiti oggi per un domani migliore!